Next Generation EU e Transizione Verde
Next Generation EU: un piano per la ripresa verde dell'Europa! Ma come funziona davvero? Cosa prevede la transizione verde? Come incide sul Green Deal europeo? Abbiamo raccolto le vostre domande e abbiamo risposto con una intervista live a Carlo Corazza, portavoce e capo dell’ufficio italiano del Parlamento Europeo e ad Eleonora Evi, europarlamentare.
Ecco le domande selezionate:
- Che cos’è Next Generation EU?
- Quale relazione sussiste tra NGEU ed il Green Deal Europeo?
- Quanto ha investito l'Unione Europea in Next Gen EU?
- L’adozione di Next Generation EU (NGEU) ed in particolare del Recovery and Resilence Facility (RrF) mettono a disposizione degli Stati membri una grande quantità di fondi. Ci può dire in particolare come questi strumenti potrebbero favorire la conversione ecologica delle economie europee?
- Quali sono i progetti che vengono finanziati da questi strumenti?
- Crede che le risorse messe a disposizione siano sufficienti per centrare gli ambiziosi obiettivi che ci si è posti?
- Il 37% delle risorse del Pnrr devono essere spese per la transizione verde. Tra questiprogetti rientra anche lo sviluppo dell’energia nucleare?
- Per il finanziamento dei Piani l’UE ha dovrà aumentare le risorse proprie. La Commissione ha proposto che parte di queste risorse provengano da un‘meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere’ e dal sistema di scambio di quote delle emissioni’ (ETS). A che punto siamo?
- Vi è un grande dibattito a livello politico tra gli Stati dell’UE sulla necessità o meno di rendere gli strumenti di reazione al Covid-19 permanenti o meno. Cosa prevede per il futuro?
- Riguardo al corretto utilizzo dei fondi, vi è un sistema di accountability nei confronti dei cittadini oltre a quello previsto rispetto alle istituzioni europee? Cioè, vi è un modo affinché i cittadini possano monitorare lo sviluppo e l’implementazione dei progetti?
Green Deal Europeo
Cosa prevede il piano europeo per l'ambiente? Funziona davvero? Chi ci guadagna e chi ci rimette? Abbiamo raccolto le vostre domande sul Green Deal europeo su Instagram, e abbiamo risposto giovedì 22 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, con una intervista live a Simona Bonafè, europarlamentare.
Ecco le domande selezionate:
- Che cosa prevede il Green Deal Europeo?
- Se anche l’UE riuscisse a raggiungere gli ambiziosi obiettivi sul clima che si è posta, ma gli altri stati non dovessero fare la loro parte agendo da free riders, lo sforzo sarebbe vano?
- Come è possibile bilanciare rilancio della crescita economica post-pandemia con la protezione dell’ambiente?
- Come farà l’UE a non perdere competitività nel caso in cui i suoi partner commerciali non attuassero lo stesso tipo di politiche in materia ambientale e climatica?
- La politica agricola comune entra in conflitto con gli obiettivi del Green New Deal?
- Come verranno aiutati gli stati membri che ancora dipendono fortemente dai combustibili fossili? Ad esempio, come si fa a invogliare i paesi più legati al carbone come la Polonia a passare all’energia green?
- Dietro alla scelta di adottare il Green Deal ci sono anche motivazioni protezionistiche?
- Come viene percepito il Piano dall'opinione pubblica europea e dalle organizzazioni della società civile?
- Crede che il Green Deal sarà sufficiente per permettere all’UE di rispettare l’accordo di Parigi e raggiungere gli obiettivi lì indicati? Se così non fosse, cosa altro potrebbe fare l’UE?
- Considerando che è probabilmente l’unica alternativa realisticamente percorribile per un abbattimento delle emissioni accompagnato da un mantenimento dell’affidabilità della rete elettrica, come si pone l’Unione nei confronti dell’energia nucleare?
- Quanto ha investito l’UE sul progetto Green Deal?