Jpo in Pakistan con WFP | ISPI eugreendeal
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Caterina, antropologa,  cercando il  materiale per la  sua tesi di laurea  nel Kerala, ha trovato un’indicazione molto precisa per il suo futuro. Ci racconta dal World Food Programme in Pakistan, il suo percorso per diventare una Junior Professional Officer, con i consigli ai  giovani che desiderano intraprendere lo stesso cammino.
Sono stata scelta  come JPO  con World Food Programme in Pakistan grazie alla la mia esperienza semestrale di ricerca sul campo nel sud  dell’India, dov’ero stata per la raccolta del materiale per la tesi in antropologia sul ruolo della donna nella società e l’analisi di una comunità matrilineare nel Kerala.

Credo sia stato determinante.  Infatti, proprio a causa della tesi, improntata sulle questioni di “gender” sono stata selezionata per un internship al WFP nella Gender Unit, Strategy and Policy Division. Nello stesso tempo mi sono iscritta ad un master, titolo minimo, essenziale ed indispensabile per approdare a posizioni professionali nelle agenzie ONU. Ho scelto il master in “Peacekeeping and Security Studies” offerto dall’Universita’ Roma Tre. Anche in questo secondo caso è stato determinante far coincidere gli studi con un’esperienza sul campo: sono stata infatti a East Timor come UNV (United Nations Volunteers). L’esperienza acquisita è stata fondamentale per poter ripartire come UNV, questa volta proprio con il WFP in Sierra Leone. Grazie al background acquisito, sono stata selezionata come JPO, Junior Professional Officer, finanziata dal governo italiano.  Sono attualmente al secondo anno di JPO col WFP in Pakistan, ora come ora sono in missione in Afghanistan per sei settimane. Nel mio caso per lavorare col WFP è stato molto importante aver fatto un percorso di esperienza, con un curriculum mirato, al quale  sono riuscita  una specializzazione.  Il mio ruolo in WFP è di Programme Officer nella unità VAM, Vulnerability Analysis and Mapping. 
Attraverso analisi sul campo mi occupo quindi di identificare chi sono le popolazioni vulnerabili all’insicurezza alimentare, dove si trovano, perché lo sono, che tipo di assistenza richiedono e per quanto tempo. Queste informazioni vengono passate alla Programme Unit per delineare gli interventi necessari.
L’attività avviene attraverso un contatto diretto con i beneficiari e la familiarizzazione con le realtà delle comunità locali, elementi determinanti per capire le necessità del contesto locale e la miglio strategia di assistenza. Il salario come JPO e’ situato nella fascia di livello iniziale nella scala delle posizioni professionali nelle Nazioni Unite, P2, che permette un guadagno che si aggira intorno ai 4,000 dollari mensili netti. E’ un’esperienza che consiglio a tutti: al termine rimane un ventaglio abbastanza ampio di possibilità per poter lavorare nel settore umanitario allargato (Nazioni Unite ma anche ONG, Unione Europea). Al termine dei due anni, si può scegliere di candidarsi alle internal vacancies,  ma non vi è certezza di superare le selezioni. Chi intende proseguire deve sapere di dover accettare incarichi in paesi molto disagiati, essere pronti a gestire livelli di pressione emotiva molto forte, e limitazioni delle libertà di movimento e comportamento.

 

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Tags: 
gender
JPO
Pakistan
popolazioni vulnerabili
WFP

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