Tra le regioni più instabili del continente africano, il Sahel è attraversato da dinamiche di insicurezza molteplici e diverse. L’attivismo di gruppi armati jihadisti attraversa i territori di Mali, Niger, Burkina Faso, aggravando tensioni locali e minando alle fondamenta la coesione delle società saheliane. Traffici illeciti (di droga, armi, uomini) proliferano in un’area dai confini porosi e incontrollati, e fenomeni migratori massicci hanno indotto l’Europa ad esternalizzare nella regione le proprie frontiere, allo scopo di contenere i flussi in direzione del Mediterraneoo. Mentre l’instabilità saheliana ha spinto attori esterni a rafforzare la presenza militare nell’area, il dispiegamento di una missione militare in Niger e l’adesione alla task force franco-europea “Takuba” ha dato prova di un crescente interesse italiano nella regione. La dimensione umanitaria, infine, assume una centralità sempre maggiore: la militarizzazione dei territori e le nuove modalità di controllo impongono agli operatori umanitari sfide complesse. Il corso mira a fornire gli elementi essenziali di comprensione di uno scenario di crisi multi-dimensionale come quello saheliano