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  • ISPI

L’ombra della censura sulle vignette di Charlie

Succede in Turchia

15 gennaio 2015

La decisione del giornale laico Cumhuriyet di pubblicare una serie di vignette tratte da Charlie Hebdo ha provocato aspre reazioni in questo paese. Una corte di Diyarbakır aveva sentenziato la chiusura immediata del sito di questo giornale, in base alla nuova legge turca su internet che punisce i contenuti pericolosi per l’ordine pubblico. Nella notte tra il 13 e il 14 gennaio la polizia era perciò entrata nella sede del quotidiano, senza però bloccare la pubblicazione del giornale, venduto regolarmente in edicola nel giorno successivo. (...)

La copertina del messaggio audio di Herith al-Nazari in cui si complimenta per "gli attacchi benedetti avvenuti a Parigi"
Charlie Hebdo: il mistero della mancata rivendicazione
14 gennaio 2015

 

La paginata di Inspire (n.10 pagina 15) in cui compare la minaccia al direttore di Charlie Hebdo
Nella lista nera di al-Qaeda il nome del direttore di Charlie Hebdo

Anche l'Europa terreno di scontro tra le diverse fazioni jihadiste

07 gennaio 2015
Questa la mail ufficiale che hanno ricevuto i membri di Raqqa is being Slaughtered Silently dallo Stato Islamico, in esclusiva per ISPI su richiesta dell’autore . È ben visibile il collegamento a un famoso sito di file-sharing, contenente il malware
Lo Stato Islamico colpisce anche via mail

Il cyber-jihadismo del Califfo per silenziare gli oppositori

22 Dicembre 2014

 

“Grazie per il vostro impegno nel fornire uno spaccato reale della vita a Raqqa”, dice un’ e-mail giunta nella casella postale di Raqqa is being Slaughtered Silently (RSS), un collettivo di ragazzi siriani che, rischiando ogni giorno la propria vita, testimoniano sui social network le atrocità commesse dallo Stato Islamico nella città di Raqqa, capitale del califfato.

I motociclisti tedeschi e olandesi che hanno tentato di unirsi ai curdi
La piccola "guerra mondiale"

Motociclisti, neo-fascisti, attivisti, ragazzi: tutto il mondo che combatte in Siria

10 Dicembre 2014

Questo articolo di Marta Serafini ed Eugenio Dacrema e' stato originariamente pubblicato sul Corriere della Sera Online  

L’altopiano di Djurdjura è la zona di insistenza primaria di Jund al-Khilafa. Mappa: Maghreb Witness.
Lo jihadismo algerino a un bivio

La scissione di AQIM e la nascita di Jund al-Khilafa

05 Dicembre 2014

Se ne parlava da tempo, e alla fine la conferma è arrivata. Il gruppo jihadista algerino Jund al-Khilafa fi Ard al-Jazayr ( i Soldati del Califfato in Algeria, JKJ) è il nuovo prolungamento ufficiale dello Stato Islamico.

L'emirato del Sinai

Misteri e interrogativi sull'affiliazione di Ansar Bayt al-Maqdis al Califfato

28 novembre 2014

Il Sinai é del Califfo. O almeno questo risulterebbe ascoltando la proclamazione di fedeltà (Bay’a) del gruppo Ansar Bayt al-Maqdis (ABM), organizzazione terroristica attiva dal 2011 in questa penisola di biblica memoria. Che elementi legati alla galassia del jihadismo internazionale si fossero da tempo mischiati ai leader dei clan locali scontenti del tradizionale atteggiamento delle autorità del Cairo nei loro confronti è noto almeno dal 2012. Sin dall’anno prima, in seguito alla confusione generata dalla repentina caduta dell’ultratrentennale dittatura di Hosni Mubarak, le tribù del Sinai avevano infatti saputo approfittare del temporaneo vuoto di potere per scatenare una lunga sequela di attacchi contro le forze di sicurezza egiziane, progressivamente supportate dai gruppi jihadisti in esse infiltratisi. (...)

L'etichetta del Califfo

Il video della cerimonia di affiliazione allo Stato Islamico

19 novembre 2014

Una decina di giorni fa è apparso su YouTube un video, caricato da parte di un account legato allo Stato Islamico, che mostra la cerimonia di bay’a, ossia di alleanza, fra una comunità rurale curda a nord di Aleppo e il califfato di Da’esh. Nel vocabolario islamico, la bay’a è il giuramento di fedeltà verso un leader. In ambito jihadista, da diversi anni, si fa ricorso al termine utilizzandolo per indicare patti di cooperazione fra cellule maggiori e gruppi militanti. (...)

Donne dopo la Primavera

La Tunisia locomotiva del processo di modernizzazione

06 novembre 2014

 

Appena pubblicato, il rapporto del Word Economic Forum (WEF) sul gap di genere nel mondo fa già discutere a ogni latitudine. L’Italia ci ha ormai abituati a scarse soddisfazioni in questo tipo di classifiche, posizionandosi 69esima alle spalle di Botwana, Trinidad e Tobago e Kazakistan (esatto, il paese dell’omofobo e sessista Borat). 

Meet Us on the Streets

Appaiono e scompaiono per le strade di Damasco. Sono il primo esperimento di arte itinerante nella Siria in guerra

24 ottobre 2014

Dopo la favola triste del teatro sotto le bombe di Aleppo questa settimana MedShake torna in Siria, a Damasco, per raccontare un´altra vicenda di arte nella guerra. “Meet us on the Road” (dal dialetto damasceno “La´una 3tariq´”) è un gruppo di giovani musicisti e attori itineranti diventati famosi per le strade e nelle campagne della capitale siriana.

I am Iraqi, I read books

Tra il pericolo attentati e l'ISIS alle porte, si è tenuta la fiera del libro di Baghdad

15 ottobre 2014

L’anno scorso raccontavamo su queste pagine come gli iracheni fossero stati capaci di usare i libri e la lettura come speciali antidoti alla violenza che imperversava nel loro paese.

Un teatro ad Aleppo

Il primo spettacolo teatrale libero della storia siriana va in scena ad Aleppo

07 ottobre 2014

 

C’è una notizia che riguarda Aleppo e che non ha a che fare con la guerra, con rapimenti o massacri. Ad Aleppo, infatti, in un luogo e a un orario rimasti oscuri per motivi di sicurezza, da qualche settimana sono iniziate le rappresentazioni di “Dakakin” (in arabo “negozi”), la prima opera teatrale interamente siriana realizzata senza l’intervento di alcun organo di censura.

Il califfo, il sultano e quei 46 ostaggi

Tutti i misteri sulla liberazione degli ostaggi turchi nelle mani dell'ISIS

24 settembre 2014

Mentre il mondo veniva shoccato dai video agghiaccianti delle decapitazioni dei giornalisti e dei cooperanti occidentali,  sottotraccia si dipanava la trama di quella che é probabilmente la più grave crisi di ostaggi dall'inizio dell'intera guerra siriana e della crisi irachena. 46 dipendenti del consolato turco a Mosul, 44 turchi e 2 iracheni, vennero sequestrati nel giugno scorso quando le forze dell'ISIS presero il controllo della città a coronamento della loro travolgente offensiva nell'Iraq orientale.

Nel frattempo a Gerusalemme...

La Città Santa potrebbe diventare il nuovo fronte del conflitto israelo-palestinese

17 settembre 2014

Con l´attenzione concentrata prima su conflitto di Gaza e poi su quello contro lo Stato Islamico in Iraq e Siria in questi mesi Gerusalemme è rimasta al di fuori dei radar dei media internazionali. Ma nella città santa per le tre religioni monoteiste le cose si muovono e cambiano velocemente, e la tensione sta crescendo in modo esponenziale portando alla ribalta le fazioni più integraliste di entrambi gli schieramenti.

Le opere palestinesi patrimonio dell'Unesco

Una raccolta di 10 mila lavori potrebbe ottenere l'ambito riconoscimento

03 settembre 2014

60 anni di resistenza palestinese in 1700 immagini.

La spiaggia della discordia

Un resort in Turchia riaccende lo scontro fra laici e religiosi

31 Agosto 2014

C'é una vicenda che in questi giorni sta gettando sale sulle ferite del tessuto sociale turco, arrivato a un livello di polarizzazione estrema tra secolaristi e conservatori dell’AKP, il partito del neo-eletto presidente della repubblica ed ex primo ministro Tayyp Erdogan.

Tra salafismo e democrazia

Web reportage sulla Tunisia alla ricerca di se stessa

26 Agosto 2014

 

Un pianoforte a Yarmouk

L'altra Gaza: la strage dimenticata dei palestinesi siriani

15 Agosto 2014

Ci sono dei momenti in cui la storia di due popoli, quello palestinese e quello ebraico sembrano in qualche modo sovrapporsi, nonostante che fino a poche settimane fa le due parti fossero in impegnate in un conflitto senza esclusione di colpi nella striscia di Gaza.

Il marchio della persecuzione

I cristiani di Mosul tra paure e resistenza

23 luglio 2014

Una semplice lettera che può fare la differenza tra la vita e la morte, tra la persecuzione e una (relativa) libertà. Succede nella regione di Mosul, in Iraq, da settimane sotto il controllo del gruppo estremista ISIS (Islamic State in Iraq and Syria), ora autorinominatisi semplicemente IS (Islamic State).

Il califfato 2.0

L'ISIS apre il fronte della propaganda digitale

11 luglio 2014

L’ISIS non avanza solo in termini militari, ma ha da tempo dimostrato di essere in prima linea anche nella cosiddetta “guerra elettronica”, quella combattuta attraverso i più moderni metodi di comunicazione digitale.

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